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6 Feb

Un difetto di famiglia — e non è il film con Nino Manfredi

storie di ordinaria follia
     
U na volta qualcuno ha detto: ‘la persona giusta è quella che trasforma i nostri difetti in pregi e i pregi in unicità’. E se non è qualcuno che ti ama alla follia, allora può essere anche il giusto chirurgo estetico ad accontentarti. Eppure, negli anni, ho capito che i pregi stanno bene a tutti, ma i difetti vanno saputi portare. Per esempio: io ho il naso storto, è una cosa di famiglia. Mio padre e mia madre hanno il naso così e, per giustizia divina, anche mio fratello non l’ha fatta franca. Siamo un piccolo clan di nasi storti e, a sedici anni, avrei desiderato una rinoplastica più del motorino. Andavo in piscina negli stessi orari in cui si allenava la...
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26 Dic

Il segreto di Pollyanna — e non è il film con Hayley Mills

storie di ordinaria follia
L'  estate stava finendo, un anno se ne andava, ma nonostante un 2020 impegnativo, il mio primo romanzo sarebbe diventato un audiolibro letto da Giuppy Izzo. Come ci ero riuscita? Non lo so nemmeno io. Tutto era cominciato a Roma mesi prima, quando avevo conosciuto sua sorella Simona alla presentazione di Prêt-à-bébé. Simona è accanto a me, parla del mio libro e si commuove. Dice che ha risvegliato le sensazioni che ha provato con Francesco quando è diventata mamma per la prima volta, e mi chiede quale parte del romanzo voglio che legga. Se il mio racconto fosse un cartone animato, sarebbe Ratatouille, e adesso ci sarebbe il pezzo in cui Anton Ego torna bambino. Simona Izzo leggeva alcune delle favole dei Raccontastorie con...
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12 Dic

L’incredibile volo — e non è il film con Jeff Daniels

storie di ordinaria follia
Q uando inciampi e stramazzi al suolo e qualcuno per caso ti vede, la velocità di cadere è direttamente proporzionale a quella di rialzarsi — se non ti rompi niente — ma c’è una cosa che non mi spiego: perché nove persone su dieci invece di soccorrerti scoppiano a ridere? Ma soprattutto, perché non faccio parte di quella nobile minoranza? Ho dato la colpa ai neuroni a specchio che ti fanno immedesimare nella caduta, ma esiste anche una teoria che dice che l’ironia, essendo una strategia narrativa, permette a chi la usa di porsi più in alto della cosa di cui ride, e questo spiegherebbe che non è stato per cinismo se ho riso quando mia madre e Giaco...
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10 Dic

Il peggior Natale della mia vita — e non è il film con Fabio De Luigi

storie di ordinaria follia
 
I l Natale si avvicina. È da sempre la mia festività preferita perché sa di famiglia, di calore, di affetto e naturalmente di cene e pranzi che non sono nemmeno paragonabili a quelli dei matrimoni. È il momento in cui siamo legittimati a goderci tutto, dagli antipasti ai dolci — il plurale in questo caso ci sta, anzi è d'obbligo. Ma quello che mi piace di più è l'organizzazione dell'allestimento natalizio. Addobbare la casa in vista del Natale è una cosa seria e, riprendendo un concetto espresso da Luciano De Crescenzo in uno dei suoi film, gli uomini si dividono in uomini di libertà e uomini d'amore, in alberisti e presepisti, io e Furio ci siamo spartiti i ruoli. Io sono alberista,...
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29 Nov

Amici miei — e non è il film con Ugo Tognazzi

storie di ordinaria follia
I l problema non è fare la cosa giusta, è sapere quale sia la cosa giusta e, quando andavo a scuola, ero convinta che la cosa giusta fosse difendere i miei compagni dai soprusi dei professori, infischiandomene delle conseguenze. Se tutti gli studenti del pianeta fanno la gara per accaparrarsi l’ultimo banco in fondo, vicino al termosifone, dietro la colonna o accanto alla finestra, io e la mia migliore amica abbiamo sempre preferito i primi banchi, quelli vicini alla cattedra. Per certi versi era la scelta migliore, per altri meno, ma di fatto, al primo anno di superiori, io e Paola diventiamo le rappresentanti di classe e, quando arriva il primo consiglio con gli insegnanti, chiediamo ai compagni se...
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24 Ott

Il dottor T e le donne — e non è il film con Richard Gere

storie di ordinaria follia
   
I l dottor Mazza non è un dottore qualunque. Il dottor Mazza è il capo della Boutique della Vagina ed era lì che andavo durante le mie gravidanze. Il dottor Mazza è come Miranda Priestly, non gli si chiede mai nulla, è lui a fare le domande, sempre. Anche al terzo mese, quando vai da lui per conoscere il sesso del bambino, è lui a chiederti: “Vuole sapere se è maschio o femmina?” Sono passati dodici anni da allora, e Giaco era seduto accanto me. Aveva scommesso cinquanta euro su ‘femmina’, e aveva vinto. Ma ieri, su quella sedia, al posto di mio marito c’ero io. E sul lettino, c’era Emma. Era la sua prima visita — a vescica piena. Le assistenti e...
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16 Ott

Caccia a Ottobre Rosso — e non è il film con Sean Connery

storie di ordinaria follia
 
Q uando una persona non sta bene, nove volte su dieci, dà la colpa dello stress. Ma non in autunno. In autunno, la colpa è del cambiamento di stagione. Ogni male è a esso riconducibile. Se volessi descrivere con una scena come vivo il passaggio emotivo che mi traghetta dall’estate all’autunno, basterebbe un fermo immagine sulla mia faccia avvilita e in sottofondo “Candle in the wind”. Mi sento così: una candela che si spegne, una lucciola che perde la coda. In altre parole, una chiavica. L’abbronzatura è sparita e — a causa del forte calo delle temperature che ha indotto il mio corpo a esigere di più di quanto gli spettasse — la voglia di biscotti è aumentata. Si è impossessata di me:...
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