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9 Giu

Mamma ti voglio bene

l'amore ai tempi supplementari enrica alessi
         
I ricordi belli non bastano a tenermi lontana dalla realtà. Continuo a stringere mio padre sforzandomi di sussurrare parole incoraggianti che però, pronunciate tra i singhiozzi, risultano poco credibili. D’un tratto, la porta alle sue spalle si apre ed esce un medico che si dirige verso di noi. Scosto il mio corpo dal suo, mio padre si volta ed entrambi realizziamo che la vita che abbiamo pregato di risparmiare è nelle mani di quell’uomo. Guardo il dottore cercando di interpretare la sua espressione, ma chi tenta di non farsi coinvolgere non lascia trapelare emozioni. Mi rassegno e aspetto che siano le sue parole a chiarire lo stato di salute di mia madre. “Come sta?” chiede mio padre asciugandosi il viso. “L’ematoma...
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3 Giu

La sala d’attesa

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M io padre non si è accorto di me, ha ancora il capo chino, i gomiti appoggiati sulle ginocchia, fissa il nulla. Davide gli siede accanto nella stessa posizione e io resto immobile a guardarli, realizzando che l’ultima volta che si sono trovati insieme, in una sala d’attesa, è stato il giorno in cui è nata Sofia. Qualcosa mi impedisce di avanzare: è come se la mia mente tentasse di prendere tempo, di rifugiarsi nel ricordo per riportarmi indietro con la memoria a rivivere un momento felice in cui –– nonostante le contrazioni –– andava tutto bene. “Eva, ci siamo quasi…” dice l’ostetrica. Lo ha detto anche cinque minuti fa e invece non ci siamo per niente: soffro come un cane. “Ho bisogno...
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26 Mag

Una secchiata d’acqua gelida

enrica alessi l'amore ai tempi supplementari
     
È una secchiata d’acqua gelida. Il cuore si è fermato, non riesco a parlare. “Eva, tesoro, sei ancora lì?” “Dimmi che la mamma sta bene, dimmi che non è grave. Dimmi solo questo.” Il silenzio è passato dall’altra parte del telefono: perché non può accontentarmi? “Papà, devi dirmi che cos’ha.” insisto. “Stamattina si è svegliata, stava bene, è scesa in cucina a preparare il caffè e quando l’ho raggiunta, l’ho trovata sul pavimento priva di sensi. Ho chiamato l’ambulanza e...
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19 Mag

L’ultima mise da notte

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U na volta qualcuno ha scritto: se non puoi dire la verità alle persone che ami, allora non riesci a dirla neanche a te stesso. Questo dovrebbe convincermi che vuotare il sacco non provocherà alcun tipo di conseguenza, eppure, mentre varco la soglia del ristorante tenendo Paolo sotto braccio, l’unica cosa capace di infondermi un minimo di serenità è la mise favolosa che ho scelto per la nostra serata. Un abito argento di Jil Sander stretto in vita con una cintura di vernice, uno stivaletto di Jimmy Choo, un cappotto nero di Moschino e una borsa mignon di Saint Laurent che contiene giusto il telefono e la carta di credito — che ho preventivamente portato con me, nel...
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5 Mag

Il calcio di rigore

l'amore ai tempi supplementari
       
E lì, con la stessa eccitazione di un cavaliere che è riuscito a mettere in salvo la fanciulla, esco dall’ufficio di Javier e mi precipito da Olivia per raccontarle l’accaduto. Apro la porta convinta di servirle il mio scalpo su un piatto d’argento, ma Serena è già arrivata ed è seduta alla sua scrivania. “Buongiorno Eva!” “Ciao, come va?” Olivia non le dà il tempo di rispondere. “Hai novità?” mi chiede trepidante. La discrezione non è certo il suo forte: alla parola novità, Serena rizza le orecchie. “No, nessuna, ma se hai un attimo, vorrei farti vedere una cosa.” Il bluff è diventato il mio mestiere. Quando ho iniziato a lavorare qui, ero il punchball di Olivia: passavo la maggior parte del mio tempo nella...
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28 Apr

Il grande Bluff

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S e è vero che è una goccia a far traboccare il vaso, io sono il vaso, Olivia è la goccia. Sono stanca di mettere la mia vita in fondo all’elenco delle priorità e sono stanca di fingere che ciò mi stia bene. Eppure, continuo a fissare la strada chiedendomi cosa ne sarà di Olivia e del suo matrimonio. “Sei silenziosa.” mormora Paolo accarezzandomi. “Sicura che è tutto okay?” No, affatto. Mia madre spunta all’improvviso dopo anni di assenza fingendo che, nel frattempo, il tempo si sia fermato. La mia famiglia si sta allargando senza avermi chiesto il permesso e il mio capo è così stupido da farsi sedurre da un ignorante che non sa neanche chi è Tom Ford: mi...
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7 Apr

Maestro d’amore

l'amore ai tempi supplementari
       
I l mio primo look da notte dovrà aspettare: la foga del momento non mi ha nemmeno lasciato il tempo di metterlo. E dire che avevo puntato tutto sulla seduzione estrema di Victoria’s Secret, invece non ne ho avuto bisogno. Ma ora, dopo aver consumato il sesso magnifico che ha sostituito l’aperitivo, confesso che mi servirebbe qualcosa di alcolico per mettere in fila tutto ciò che Paolo dovrebbe sapere. È sotto la doccia, ho meno di cinque minuti per decidere tempestivamente quale notizia fare uscire per prima, e siccome all’appuntamento ne mancano appena cinquanta, suppongo di dover tralasciare l’albero genealogico per dare la precedenza alla serata. Devo elaborare una realtà plausibile che sostituisca la verità o mi accuserà di favoreggiamento...
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