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9 Ott

Nel centro del mirino — e non è il film con Clint Eastwood

storie di ordinaria follia
P rima che arrivassero i telefonini con la fotocamera integrata, c’erano le videocamere analogiche che ora sono diventate vintage, e mio padre ne aveva una. È sempre stato appassionato di quel mondo, gli piaceva così tanto che possedeva addirittura un proiettore a bobina. Ricordo di aver visto il giorno del matrimonio dei miei genitori centinaia di volte –– e tutte le volte, le scarpe di mia madre erano terribili. Sebbene il lungo abito bianco tentasse disperatamente di nasconderle, nella scena in cui mio padre la reggeva in braccio, salendo le scale, si vedevano benissimo. È vero che negli anni Settanta la zeppa era di casa, ma sotto un vestito da sposa? Gli anni passano, istruisco mia madre spiegandole che il...
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3 Ott

Una gita scolastica — e non è il film di Pupi Avati

storie di ordinaria follia
     
S arà il mio nuovo taglio di capelli a evocare questo ricordo ma, di fatto, io e Luis Miguel siamo legati dalla notte dei tempi. Dal 1985, quando la maestra delle elementari portò la mia classe in gita a Gardaland. La nostra insegnante, seppure non fosse giovanissima, era una donna di spirito, attenta, impavida, e aveva accettato la grande sfida di prendere un pullman, farsi due ore di viaggio e portare i suoi alunni nel parco divertimenti più grande d’Italia. Sola, senza l’aiuto di nessuno. Era una donna con le palle e non l’avremmo delusa. Anche mia madre si era data da fare: nella fase ‘gita fuori porta’ ha sempre dato il meglio di sé, e la mattina della partenza,...
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3 Ott

Carnage — e non è il film con Jodie Foster

storie di ordinaria follia
   
E poi ci fu la volta della bruttissima lite in Piazza di Spagna: quella, più che un film di spionaggio, sembrò una puntata di Suburra. Generalmente io e Matteo andavamo d’accordo, ma quando ci capitava di litigare, le nostre discussioni accese si trasformavano in vere e proprie sceneggiate, e a Roma superammo noi stessi. Ci trovavamo lì per un invito che avevamo ricevuto — stavolta in modo regolare — da un ufficio stampa di Milano. Uno stilista emergente, in voga in quel momento, stava per inaugurare il suo negozio monomarca nella capitale. Io ci andai con un vestito blu interamente ricoperto di ruches. Di un altro stilista. “Certo che potevi mettertelo uno dei suoi vestiti: stiamo andando al suo evento.” mi rimproverò...
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25 Set

L’agente segreto — e non è il film con Robin Williams

storie di ordinaria follia
         
C orreva l’anno 2012, ma nell’aria c’era la stessa atmosfera dei film di spionaggio ambientati nella Seconda guerra mondiale. Io e Matteo eravamo seduti al tavolo di un bar del centro di Milano, e aspettavamo il nostro contatto. Quello di una pr che ci facesse entrare a una festa blindatissima, organizzata dai Signori Dolce & Gabbana. “E dire che mi ero raccomandato. Enri: non dobbiamo dare nell’occhio, mettiti qualcosa di sobrio...
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18 Set

Il sogno di una vita — e non è il film con Rachel Boston

storie di ordinaria follia
     
N on voglio girarci intorno: se dovessi definire la mia mobilità con una parola, direi inesistente — e non esagero. L’anno scorso, io e la nonna glitter, che ha compiuto novantuno anni, abbiamo fatto una gara di stretching: ha vinto lei. La nonna è riuscita a toccarsi con le mani la punta dei piedi, io no. Sono intera come un tronco e quando mi piego, mi spezzo. Anche con il salto ho qualche difficoltà, sembro piantata a terra con un picchetto. Sono sempre stata così. Fatta eccezione per un certo periodo della mia vita — l’adolescenza — in cui capii che era necessario diventare flessibili. All’epoca, Tik Tok non c’era e per essere popolari non bastava ripetere correttamente la...
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9 Set

Dynasty — e non la soap opera con Joan Collins

storie di ordinaria follia
     
I o e la family andiamo spesso a cena insieme, anche durante l’anno. I pranzi, invece, sono casi eccezionali e quelli che facciamo in spiaggia a Saint Tropez, sono diversivi dal sapore speciale. E come tutti i pranzi del sud iniziano alle tre del pomeriggio e si prolungano a oltranza. Il tavolo è prenotato per le 15,15: ho puntato la sveglia per paura di appisolarmi al sole. Mi ci vorrà un po’ per riprendermi, capire dove sono e realizzare che lo strato abbondante di solare che mi ricopre si appiccicherà ai vestiti che dovrò rimettermi. Eppure, nemmeno questo riesce a dissuadermi. Dimentico la tintarella che ho lasciato a metà e passo dal bagno a rinfrescarmi. Infilo gli orecchini, metto...
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4 Set

Come ti rovino le vacanze — e non è il film con Chris Hemsworth

storie di ordinaria follia
 
C ome da tradizione, anche quest'anno le nostre vacanze sono state movimentate. Ormai io e Furio siamo abituati ai colpi di scena, alle emergenze improvvise, agli imprevisti, anche se visti i precedenti avremmo dovuto mettere in conto che le probabilità che qualcosa potesse andare storto erano altissime. Uno degli assiomi di Murphy più famosi è "Se qualcosa può andar male, lo farà". E vi posso assicurare che le mie disavventure lo confermano. Però quando sei lì ai piedi del letto, intenta a preparare la valigia non pensi mai a quello che potrebbe accadere. Anzi sei piena di entusiasmo, non vedi l'ora di salire sul treno che ti riporta a casa e di goderti le tanto attese ferie estive dopo...
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