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6 Mar

Il braccio violento della legge — è non è il film con Gene Hackman

storie di ordinaria follia

storie di ordinaria follia

 

I

l saluto è spontaneo.

Se qualcuno ti dice ciao o fa un cenno con la mano, d’istinto contraccambi, anche se non lo conosci.

Io l’ho scoperto grazie ai giochi che improvvisavo quando le bimbe erano piccole perché in macchina non si annoiassero. Ma mi viene così bene che non riesco più a smettere.

Prima del covid, questo era il gioco.

Nelle calde giornate di primavera, tornando a casa da scuola in auto, si incontrano un sacco di persone per strada. Qualcuno corre, qualcuno passeggia, con o senza cane, chi è seduto sulle panchine a chiacchierare. Io rallento e lascio che le bimbe intercettino la preda.

“Quel signore, mamma!” grida Emma eccitata.

“No, no… meglio la signora in fucsia che sta correndo sulla ciclabile!” suggerisce Carola.

“Vada per la signora in fucsia: le donne sono più gentili.”

Suono il clacson un paio di volte e la signora si volta incredula, noi la salutiamo sorridenti con un’espressione traducibile in: ‘possibile che non ci riconosci?’

La donna per non ammettere di avere un’amnesia, saluta e noi siamo contente.

“Vedete? Le persone tendono sempre a essere gentili di fronte a un gesto gentile.”

Dovrò pur tradurre la mia bischerata in modo educativo, o che razza di madre sarei? Ma adesso basta.

“Un altro mamma, un altro!” dicono all’unisono ridendo.

“Okay, pescate.”

È inutile: mi diverto più di loro.

“Mamma, mamma, la polizia!” dice Carola.

“La polizia è meglio di no…”

“La polizia ce l’abbiamo dietro”, precisa Emma.

Perfetto. Così imparo a fare la cretina.

“Bimbe, avete la cintura allacciata, vero?”

“Sì, perché? Vuoi scappare?” chiede Carola preoccupata.

“No amore, chiedevo solo per essere sicura.”

“Quindi? Accosti e ti arrendi?” domanda Emma.

Questa cosa degli arresti che vedono ogni sera su Real Time deve aver leggermente distorto la loro percezione della realtà.

“Ho solo suonato il clacson…” preciso.

“Eh mamma… speriamo che papà paghi la cauzione.”

Adesso scendo dall’auto in corsa e chi s’è visto s’è visto.

La volante della polizia che compare nello specchietto retrovisore non ha le sirene spiegate e sta girando a sinistra per tornare in caserma.

“Mamma abbiamo seminato gli sbirri!” esulta Emma.

“Domani lo rifacciamo?” chiede Carola.

“Non lo so, ma stasera niente Real Time.”

Illustrazione: Valeria Terranova