To top
15 Apr

Il tavolino per la piccola Melissa

not for fashion victim enrica alessi
     
I l piede ha 28 ossa, 27 articolazioni, 100 legamenti, 23 muscoli: mi fa male tutto. E non so se a deprimermi di più sia questo dolore terribile o sapere di aver voltato le spalle alla Signora Saddle, barattando parte del budget di un acquisto potenziale, per un paio di décolleté con cui non riesco nemmeno a camminare. Metto in moto. Cerco di simulare un massaggio con la zigrinatura dei pedali: distendo la pianta alternando i movimenti tra frizione, acceleratore, freno. Stiracchio le dita, sento le ossa scricchiolare e ho un gemito di piacere. Evviva. Come ho potuto pensare di poterle indossare tutto il giorno, senza nemmeno farci un giro di prova? Mi sono fatta ingannare dal mezzo tacco, dalla mia...
Continue reading
13 Apr

La grande scommessa — e non è il film con Ryan Gosling 

 
L a data della cena con la mia vecchia classe si avvicina, Marco non ci sarà, ma ha promesso di impegnarsi a scrivere una dichiarazione in cui chiarirà se era più di suo gusto la gelatina o la crème brûlée. Si accettano scommesse. Ma mercoledì, io, la Secca e la Bonny, la sua ex compagna di banco, decidiamo di avere bisogno di anticipazioni e di organizzare un aperitivo. Dove ci vediamo? Al Rigattiere, da Cristian. A che ora? 18,30. Okay. Posso farcela. Anzi, ci infilo pure una cena con Giaco ‘soli soletti o quasi’. Chiedo a mio suocera di tenere le bimbe da lei a dormire, lei dice okay. Perfetto. Organizzo la trasferta della prole, preparo i loro cambi d’abito e il resto necessario per la giornata...
Continue reading
9 Apr

J’ADIOR

enrica alessi not for fashion victim
     
L uca è rimasto a dormire da me. Mi alzo dal letto cercando di non svegliarlo, mi dirigo verso il bagno, socchiudo la porta alle mie spalle e lì, di fronte allo specchio, mi chiedo perché Thor gironzola ancora con il suo martello tra i miei pensieri. Il mio istinto materno — che forse non possiedo — dovrebbe dare la priorità a Lolita, ai cuccioli. E il mio ego dovrebbe continuare a sentirsi soddisfatto e mentalmente occupato, immaginando i difficoltosi passaggi di un operazione perfetta. Potrei pure aggiungere che la curiosità dovrebbe stimolarmi: visto che il regalo di Luca arriverà domani e non ho idea di ciò che possa essere. Ma a quanto pare, la sindrome del supereroe si...
Continue reading
6 Apr

Il dottor Dolittle — e non è il film con Eddie Murphy

enrica alessi storie di ordinaria follia
I l mio veterinario è differente. Non assomiglia a quello dell’amaro Montenegro, non va sui monti a salvare gli stambecchi, non credo nemmeno che abbia un sidecar, ma quando c’è bisogno, so sempre dove trovarlo. Si chiama Franco, lo conosco da vent’anni, da quando ho iniziato a pensare io stessa ai miei animali. Speedy aveva un problema al cuore, Rhett  era un vero duro che combatteva per amore e Vinicio, il gatto della mia tarda adolescenza, battezzato con il nome di un caro amico, era un figo di quartiere — non sterilizzato. Sono cresciuta con la convinzione di possedere un dono: prendermi cura degli animali che non avevano più una casa e se Dio li faceva capitare davanti alla mia, non era...
Continue reading
3 Apr

Alive — e non è il film con Ethan Hawke

enrica alessi storie di ordinaria follia
         
G ardaland: quanto l’ho amato. E uso il passato di proposito, perché ciò che è stato uno dei sogni più solidi della mia infanzia, con gli anni, è evaporato. Avevo otto anni l’ultima volta che ci sono stata da bambina, ci tornai dieci dopo con Giaco e una coppia di amici. Le bimbe non c’erano ancora e io riuscivo ancora a emozionarmi al pensiero dei ricordi trascorsi in quel grande parco giochi. Giovi, il fidanzato di Marinella, aveva deciso di prendere la macchina e io e Giaco ce ne stavamo seduti sui sedili posteriori con la faccia degli scolaretti in gita. Era l’inizio degli anni ‘90, era un giorno caldo e afoso, l’aria condizionata era diventata da poco un accessorio di serie...
Continue reading
1 Apr

Missione cicogne

not for fashion victim enrica alessi
   
S uccede raramente che medico e paziente siano emotivamente coinvolti e stavolta è toccato a me. Ma la paura è la più antica e potente delle emozioni e quella di sbagliare può provocare danni irreparabili. Ciò che ci aspettiamo raramente accade: ma ciò che meno ci aspettiamo di solito succede. Non è difficile immaginare la reazione del dottore. Forse nemmeno vorrà credermi quando glielo dirò, ma non ci sono parole per descrivere cosa provo: questa è stata l’operazione migliore di tutta la mia vita. Lolita è salva. La guardo: è ancora sotto sedazione, ma è fuori pericolo e sono fiera di me. Esco dalla sala operatoria sorridendo e raggiungo il dottore per dargli notizie. Lo ritrovo sulla stessa poltrona: legge il giornale....
Continue reading