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17 Apr

Il nonno Beppe

enrica alessi storie di ordinaria follia

enrica alessi storie di ordinaria follia

 

 

 

O

ggi vi avevo promesso uno special guest, ho chiesto a Carola di usare uno dei suoi temi, quello che ha scritto per il nonno un mesetto fa…

Mio nonno si chiama Giuseppe, ma tutti lo chiamano Beppe, quindi, aggiungendo la parola nonno, diventa il mitico e inimitabile Nonno Beppe.
Ha sessantaquattro anni, ma si potrebbe dire che è un giovanotto di venti.
Mio nonno è in pensione, ma lavora sempre a casa mia. Lo chiamiamo Medioman. Se succede qualche problema, anche se noi abitiamo a Scandiano e lui a Roteglia è sempre pronto ad aiutarci e arriva alla velocità della luce. Aggiusta lampadine, biciclette e molte altre cose che non sto a elencare o riempierei un papiro.
Gli piace molto andare in bici, così tanto che i miei cugini più piccoli credono che possa competere con Valentino Rossi, anche se è un motociclista.
È di origini siciliane e la lettera R lo fa un po’ balbettare. Ma c’è solo un nome con la R che non balbetta, ovvero il mio.
È molto determinato, se vuole una cosa deve riuscire a ottenerla, ma non solo, è anche un simpaticone.
Quando viene a prendermi a scuola, fa sempre finta di sbattere contro agli alberi o ai pattumi, poi gli chiede scusa e quando lo vedi fuori dall’uscita delle classi quinte, gli corro in contro e lo abbraccio fortissimo, perché la voglia di vederlo è sempre tantissima.
Non è molto alto, ma non è l’altezza che caratterizza una persona, ma è il l’amore dentro quella persona che la caratterizza.
Il taglio dei suoi capelli non mi fa impazzire, ma quella è l’unica cosa di lui che non mi piace. Non è molto magro, ma è meglio così, perché quando lo abbraccio è molto più morbido.
Ha l’ombelico a tortellino. Nel tortellino si chiude il macinato di carne, nel suo invece, si chiudono l’amatriciana e la carbonara.
D’inverno ha gli occhi grigi, ma d’estate azzurri, le labbra carnose e un naso senza particolari accenti.
Gli piace molto la pasta, ma non mangia mai ne frutta ne verdura. È bravissimo a cucinare il ragù, il sugo, le lasagne e il pesce.
La cosa di lui che mi fa più ridere è che quando siamo al mare con lui e la nonna, fa sempre la doccia con le mutande, secondo me lo fa per farle lavare meno roba. Io adoro mio nonno.

 

Illustrazione: Valeria Terranova