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3 Apr

Alive — e non è il film con Ethan Hawke

enrica alessi storie di ordinaria follia
         
G ardaland: quanto l’ho amato. E uso il passato di proposito, perché ciò che è stato uno dei sogni più solidi della mia infanzia, con gli anni, è evaporato. Avevo otto anni l’ultima volta che ci sono stata da bambina, ci tornai dieci dopo con Giaco e una coppia di amici. Le bimbe non c’erano ancora e io riuscivo ancora a emozionarmi al pensiero dei ricordi trascorsi in quel grande parco giochi. Giovi, il fidanzato di Marinella, aveva deciso di prendere la macchina e io e Giaco ce ne stavamo seduti sui sedili posteriori con la faccia degli scolaretti in gita. Era l’inizio degli anni ‘90, era un giorno caldo e afoso, l’aria condizionata era diventata da poco un accessorio di serie...
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22 Mar

Pane, amore e fantasia…e non è il film con Gina Lollobrigida

storie di ordinaria follia
   
I l cibo per noi italiani è molto più di una semplice passione. Il cibo per noi è ancestrale, noi siamo nati con il DNA impostato sul cibo, perché significa amore, famiglia, amici, casa. Sappiamo perfettamente che dobbiamo riempire una valigia di coraggio quando viaggiamo, perché non troveremo niente di tutto quello che abbiamo in un altro paese. Per non parlare del caffè, sulo a Napule 'osanno fa'. Anche una semplice pasta al pomodoro mangiata altrove, non avrà mai lo stesso sapore come quella cucinata a casa propria. È come se fossimo nati con un marchio di fabbrica indelebile, in grado di farci riconoscere in qualsiasi parte del mondo. Quando dal mio accento inconfondibile la gente capisce che sono siciliana,...
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8 Mar

Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche… e non è il film con Billy Crystal

storie di ordinaria follia enrica alessi
     
A nche io come Coco Chanel vengo dalla campagna, è giusto che si sappia. Vivo in una casa in mezzo al verde e siccome mi piace ragionare e raccontare per associazioni di idee: Rossella O’Hara aveva Tara, io ho Chiozza. I genitori di Giaco ce l’hanno regalata quando ci siamo sposati, prende il nome dalla frazione reggiana in cui si trova ed è un piccolo paradiso. Ma vivere in campagna — per quanto ne canti Toto Cutugno — non è sempre facile. D’inverno, la valle che mi circonda prende le sembianze di una palude, il tasso di umidità se la gioca con quello di Dubai e non passa giorno che non desideri il giungere della primavera. E quando finalmente arriva, arrivano anche...
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22 Feb

Momenti di gloria…e non è il film con Ben Cross

storie di ordinaria follia
         
S e un anno fa, mi avessero detto che avrei cambiato drasticamente la mia vita, non ci avrei creduto. Vi ricordate quando Enrica vi ha raccontato dell’intervista al chirurgo estetico? Quella che mi disse che ero bellissima, che avevo un viso da copertina, ma che dovevo dimagrire? Bene. Le avevo promesso che ci avrei pensato, ma sono sempre stata in ritardo con tutte le tabelle di marcia della mia vita — la sfortuna cosmica, di solito, non accorcia i tempi — e prendermi cura del mio corpo è sempre stato l’ultimo dei miei pensieri. La verità è che nonostante non sia mai stata magra, mi sono sempre sentita a mio agio con me stessa, anche con trenta chili in più....
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9 Feb

P.S.: I love you…e non è il film con Hilary Swank

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
A lla parola SPA, già ti rilassi. Anche la combinazione delle sue lettere produce un suono armonico. E quando pensi a un regalo di San Valentino, un weekend in una SPA è l’equivalente di una fuitina d’amore. Regalati una SPA. Regalati un Soggiorno Per Amare. Dove andiamo? Giaco mi ha lasciato carta bianca, ma non ha dimenticato di stabilire un budget. Non esageriamo. Okay. Mi serve una mano. Anzi, Claudia: lei è un’esperta di SPA. La chiamo. “Tesoro: dammi una chicca. Devo prenotare un weekend in una SPA: è il nostro regalo di San Valentino.” “La so.” mi interrompe. È come se stesse premendo il pulsante per rispondere a un quiz televisivo. Prende fiato e attacca: “Toscana, Val d’Orcia: tra colline, boschetti e chiese piccine, sorge un palazzo del...
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1 Feb

L’attimo fuggente…e non il film con Robin Williams

storie di ordinaria follia enrica alessi
 
N e avevo sentito parlare, una delle mie amiche era innamorata pazza di lui, lo nominava continuamente, scriveva il suo nome su ogni pagina del diario. Lo avevo immaginato come un fustacchione dal sorriso super sexy, uno di quelli che ti ruba il cuore per buttarlo nel cestino dell’umido, ma io, di fatto, non sapevo nemmeno che faccia avesse. Fino a che, un giorno, lo trovai alle superiori, nella mia classe. Ricordo che quando lo vidi, mi misi a ridere. Tutto questo baccano per un ragazzino alto poco più di me, con i capelli ricci, gli occhi scuri e il sorriso...
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26 Gen

I nomi in codice

storie di ordinaria follia
I  soprannomi esistono per identificare le persone, spesso derivano da caratteristiche fisiche o caratteriali che sottolineano ciò che siamo. Ce li affibbiano i genitori, i parenti, gli amici e sono come dei vestiti cuciti su misura, calzano a pennello come le scarpe fatte dal miglior artigiano. E’ difficile separarsene, perché alla fine ti ci affezioni. Io chiamo tutti con un soprannome, anche il mio cane. Frida ne ha almeno quattro: Friduccia, Nina, Gnigni, Ninigni. E pure il mio fidanzato ha stuzzicato la mia fantasia: Amoru', Babbu’, Babbuzzo. Sotto casa mia, abita un signore di mezza età. Sembra un personaggio uscito da un romanzo. Quando lo incontro per strada mi colpisce per lo stile: il cappello alla marinara, il...
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