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21 Dic

La scuola — e non è il film con Silvio Orlando

N on ho mai visitato Napoli, sono passata solo dalla stazione, prima di raggiungere la costiera, il resto è ancora da scoprire. Il destino cerca di porvi rimedio, quando la professoressa Manno, che ogni anno partecipa con i suoi studenti alla rassegna di Positano, ‘Mare, Sole e Cultura’, mostra interesse per il mio libro e mi invita nel liceo in cui insegna per poterlo presentare ai ragazzi. Sono felice, entusiasta, lusingata, commossa, che altro? Finalmente avrò l’occasione di parlare del vero amore che è nascosto tra le righe di Prêt-à-bébé: quello nei confronti di noi stessi: la componente necessaria di una vita felice. La mail arriva alla fine di settembre e anche se mancano due mesi, inizio a imbastire un discorso. “Allora...
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17 Dic

Occhi effetto panda

   
E dopo aver deciso di credere alla versione di Britney, secondo la quale non sarebbe stata lei a spingere suo cugino tra le mie braccia, imbastire un discorso per declinare gentilmente quell’invito inaspettato — per giunta così: su due piedi — è stato più difficile del previsto. Cosa avrei dovuto dire? Ti ringrazio ma non sei il mio tipo? Non posso accettare perché non voglio illuderti? Quando si rischia di ferire la sensibilità altrui, non si può essere sinceri. E seppure abbia considerato l’ipotesi delle intolleranze alimentari più comuni: glutine, lattosio e nichel — che non ho — e che ho poi scartato considerando che avrebbe potuto rilanciare con una serata al cinema, ho preferito fare leva sulla reale precarietà della...
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14 Dic

La banda degli onesti — e non è il film con Totò e Peppino

enrica alessi storie di ordinaria follia
     
N el mese di dicembre, a fronte delle trasferte settimanali preventivamente programmate per promuovere il mio libro — che neanche Dante dopo la Divina Commedia — ho deciso di risparmiare tempo tenendo la valigia sotto il letto. E seppure per una donna riempirla non sia mai cosa semplice, anche stavolta ce l’ho fatta. Il necessaire della mia avventura romana comprende: 1 blazer nero con volant lilla sulle spalle in stile ‘Mrs Mazinga Z’, comprata con Ringhio da Zara la settimana precedente. 1 pantalone nero con banda smoking e orlo a penzoloni — che fingerò di aver scucito in loco, pochi secondi prima della presentazione con il tacco della scarpa che ho scelto per l’occasione. 1 Manolo Blahnik comprata a Saint Tropez un...
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10 Dic

Lo scambio di pazienti

not for fashion victim enrica alessi
 
“M elissa adorata, come sta? Mi scuso se in questi giorni non l’ho chiamata, ma come avrà immaginato, Fiamma ha accettato la mia proposta di matrimonio. Abbiamo deciso di partire per il viaggio di nozze — nel vero senso del termine — scegliendo un’unica meta in cui sposarci e trascorrere la luna di miele. Siccome aveva espressamente chiesto di non essere la mia testimone, credo non Le dispiaccia sapere che sono a Las Vegas, un luogo a me molto caro, dove ieri sera, come vede dalla foto che Le ho inviato, io e la mia dolce metà siamo tornati a essere marito e moglie. Come le sembriamo vestiti da Elvis e da Marilyn? È stata una follia, ma la vita è una sola...
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5 Dic

Parole e musica — e non è il film con Tom Drake

storie di ordinaria follia
       
D a bambina il mio feticcio era il microfono che non ho mai avuto, e che sostituivo con la scopa, con il tubetto di lacca di mamma o con quello di schiuma da barba di papà. Nemmeno sapevo cosa fosse un amplificatore da cui fare uscire la voce e nemmeno mi importava, perché la sensazione eccitante di cantare a squarciagola, dentro la mia cameretta, bastava e avanzava. Ancora oggi, se mi impegno, la mia versione di ‘noi Puffi siam così, noi siamo Puffi blu’ è identica a quella di Cristina D’Avena. Crescendo, ho cercato di imitare le cantanti più inarrivabili: Alanis Morissette, Meredith Brooks, Dolores O’Riordan, spingendomi pure a diventare la solista di un gruppo tutto al femminile che...
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3 Dic

L’alba di un nuovo giorno

not for fashion victim enrica alessi
 
C i sono quelle mattine in cui svegliarsi di buon ora ha qualcosa di magico. Le mattine in cui nemmeno lo strato di brina che ricopre i tetti riesce a dissuaderti dall’abbandonare il tepore delle lenzuola. Le mattine precedute dalla classica notte in bianco, in cui quella strana combinazione di entusiasmo e agitazione ti fa sentire come un bambino in partenza per la gita della scuola, che desidera trepidante la scoperta. E anche se quello stato d’animo è diventato grande quanto me, è pur sempre lo stesso e ho l’impressione di riviverlo. Vecchia mia: è l’alba di un nuovo giorno, mi dico mentre le testine oscillanti dello spazzolino elettrico perlustrano il mio cavo orale, e se davvero voglio che lo...
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28 Nov

Dal romanzo Prêt-à-bébè – Diario di una mamma pronta a tutto – 5 –

enrica alessi romanzo
   
D evo reagire e farmene una ragione. Ci saranno milioni di pantofole più belle di queste. La lucidità deve avermi abbandonato: sto per mettere al mondo una creatura e penso alle pantofole? La droga non la voglio più. Farò questo figlio con le mie sole forze. Anche in corridoio se necessario. «Allora, dove eravamo rimasti?» mi sento dire come se avessi perso il filo del discorso. L’ostetrica e la sua svizzera rimangono di sasso. «Be’, tanto per cominciare, potremmo fare due passi e raggiungere la sala parto...
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