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12 Giu

É bellissimo, anche se non so chi sia

enrica alessi romanzo a puntate l'amore ai tempi supplementari
P aolo ci fa strada verso il suo tavolo, Michele lo segue divertito e io gli sto a ruota, in preda al caos più totale. Per l’ennesima volta, mi domando chi possa essere L’uomo del Tirolo, ma la memoria scuote la testa, in segno di sconfitta. Michi ha detto che spesso ho parlato di lui, ma potrebbe averlo fatto per mettermi in difficoltà: un altro dei suoi stupidi test. E se fosse opera sua? Se fosse stato lui a organizzare questo incontro occasionale? La musica è troppo alta per chiedergli spiegazioni e gli effetti della vodka cominciano a farsi sentire: devo fare in fretta. L’idea sarebbe quella di chiudere Michele in bagno e farlo confessare con minacce di morte, ma non posso mollare...
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5 Giu

“Una cosa a tre”

L'amore ai tempi supplementari romanzo a episodi Enrica Alessi
M ichele ha appena chiesto al concierge di chiamarci un taxi, e la destinazione resta ancora un mistero. Ha scelto lui la mia mise di stasera: dopo avermi detto che il mio charme è in coma, non poteva essere altrimenti. Tutto è cominciato dalla Louboutin, a cui ha aggiunto l’abito di Missoni, la borsa di Celine e la giacca di pelle che avevo alla partenza — salvata solo per il suo sapore decisamente rock. Non so cosa abbia in mente, ma non sono preoccupata. Ormai ho capito il suo gioco. Vuole farmi credere che mi presenterà qualcuno, solo per vedere la mia faccia. Un test ulteriore per valutare la mia voglia di reagire. Ma Michele ha una mente troppo brillante per rifilarmi un...
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29 Mag

Shopping a Cortina

 
L   a faccenda della valigia piena di costumi, pareo e abiti senza maniche sembra essere passata in secondo piano. Nonostante una parte di me desideri complimentarsi con il mio spirito di improvvisazione, l’altra sa bene che si tratta solo di un processo mentale involontario, con cui gestire una priorità assoluta: il chihuahua a pelo corto. È come se ogni molecola del mio essere cercasse di attirare a sé tutto il self control disponile: l’intenzione è senza dubbio quella di impedirmi di uccidere Michele. Conta fino a dieci. Conta fino a dieci. Non arrivo a cinque. “Puoi dirmi che non è vero?” chiedo speranzosa. Chiunque tradurrebbe la sua risata fragorosa — unica nel suo genere — come un ‘sì, scherzavo’, ma io so che dice...
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7 Mag

Fase: Lazzaro, alzati e cammina…

S ofia è partita. Davide è passato a prenderla stamattina, e quando è con lei, mi sembra quasi di rivivere quelle cinquanta sfumature di cioccolato. Ma appena Sofia esce dalla stanza, lui torna ad essere quello che è: un vile traditore. Poi, arrivano le fasi, ancora. Tutte nuove, tutte diverse. Sofia mi ha dato un bacio per augurarmi buon weekend, da appena cinque minuti, e il mio cuore sta già alzando la mano per chiedere un chiarimento al cervello. Ma se lui si pentisse — e si amputasse il mignolo del piede destro, in segno di ammissione di colpa — tu lo perdoneresti? Non lo so. Torneresti con lui? No. Nemmeno per il bene di Sofia? La fase inquisitoria mi ha messo al tappeto, non mi fa bene...
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9 Apr

Una Nuova Vita Part 4

enrica alessi scrittrice l'amore ai tempi supplementari romanzo a puntate
C asa dolce casa. È lì che vorrei essere. È questo che mi dico mentre salgo in macchina, alla fine del mio primo giorno di lavoro, che definire catastrofico è quasi un eufemismo. Prendo il telefono e chiamo Michele. “Tesoro! Allora com’è andata?” esordisce in tono goliardico, ignorando la mia terribile giornata. “Un vero disastro. Il mio capo è una strega.” “La signora Molinari? Ma non hai detto che era un tesoro?” “Non parlo di lei, parlo di Olivia: la responsabile del reparto accessori. Credevo le servisse un braccio destro non un punching-ball…” Michi scoppia a ridere. “Descrivimela...
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5 Apr

Un Tuffo Nel Passato

enrica alessi scrittrice crem's blog
M elissa attenta: c’è un altro semaforo a ore nove, e se non curvi lentamente, ti troverai la felce in braccio un’altra volta. Dannata forza centrifuga. Dopo dieci minuti di guida sicura, arrivo davanti a casa. Mi volto verso la felce: è immensa, devo chiedere aiuto a Cassandra — e legare Max all’albero durante questa operazione delicata. Afferro la maniglia della porta, immaginandomi ciò che mi aspetta, in quest’ordine: 1. Max che mi assale. 2. Cassandra che mi chiede se ho visitato qualcuno con un padrone carino — alla ‘che ce l’hai un gratta e vinci te?’ — (Pieraccioni, Il Ciclone, 1996.) Ma apro la porta e non trovo nessuno. Perché mi hanno abbandonato? Okay. Devo reagire. Forse sono solo usciti a fare una passeggiata. Ora, scaricherò...
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