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5 Nov

The Social Network…e non è il film con Andrew Garfield

enrica alessi storie di ordinaria follia
         
A vederlo da fuori sembra un tempio buddista. Sarà per la struttura imponente, per i balconi dipinti di rosso, per la grande insegna blu che mi dà il benvenuto, ma francamente non so dire perché mi trovo qui. E non so nemmeno chi siano le persone sedute accanto me, a questo tavolo rettangolare circondato da sgabelli con lo schienale di colore azzurro, su cui è impressa una scritta arancio a lettere maiuscole: HACK. Il brusio delle voci, carico di eccitazione, non solo mi contagia, ma mi fa pensare che stia succedendo qualcosa di grosso. Se non fosse per il quadro pieno di fiori che ho di fronte, che trasmette un senso di pace, forse sarei già fuggita. Realizzo di aver...
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29 Ott

Chi è Roberta?

  
“P uoi portarmi a casa?” Una frase del genere dovrebbe insospettirlo, allarmarlo, o quanto meno costringerlo a farsi domande, e invece, la sua aria serena e soddisfatta mi fa capire che nessuna di queste ipotesi lo interessa. Continua a guidare, regola il volume della radio, canticchia. Non sospetta nulla, non immagina quanto sia furiosa, quanto mi senta tradita. Mi dà per scontata, questa è la verità, anzi peggio: mi crede una stupida ingenua a cui tacere una relazione precedente, durata tre anni. Frasi fatte? Gli uomini sono tutti uguali? O forse sono io che non cambio mai e continuo a scegliere quelli sbagliati? È una scena già vista: mi sono fatta prendere in giro di nuovo. “Tutto bene? mi chiede. “Sei taciturna...
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19 Ott

The Truman Show…e non è il film con Jim Carrey

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
A lla parola Yamamay, mi accasciai tra il primo e il secondo gradino della mia scala. Mi ci vollero dai tre ai quattro secondi per realizzare che stavamo davvero parlando della famosa azienda di intimo, e il fatto che chiedessero a me di fare una foto, mi lusingava moltissimo, avrei accettato a qualsiasi condizione. Mi ricomposi e cercai di frenare l’entusiasmo — senza riuscirci. “Ma è una f****a pazzesca!” “Qui c’è scritto: Yamamay, che da sempre ascolta le donne e comunica con i loro corpi, celebrandone ogni sfaccettatura, lancia la nuova campagna. Un progetto innovativo anche nella concezione dell’immagine, che, per la prima volta senza fotoritocchi, rafforza la coerenza del messaggio: sentirsi bene con il proprio corpo e con il mondo...
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15 Ott

Il segreto del dottore

not for fashion victim
  
“C aro Jerôme, come stai? La tua gamba? È parecchio che non ci sentiamo, è stato un periodo frenetico, ma ho buone notizie. Ho definito la location della festa: un posto tranquillo e accogliente ai bordi di periferia.” Non mi sembra il caso di specificare che stiamo parlando di casa mia, fa un po’ sequestro di persona, non vorrei che si tirasse indietro: mancano solo due settimane. “Cucinerà per noi il famoso chef Massimo Rubbieri, che preparerà piatti della tradizione e proposte vegetariane, nel caso lo fossi.” Non conosco francesi vegani. “Il menù prevede un tris di antipasti — due caldi e uno freddo — un primo tipico italiano e un secondo di verdure servito con due contorni. Anche il dessert è una sorpresa, ma...
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12 Ott

Dio li fa poi li accoppia…e non è il film con Johnny Dorelli

storie di ordinaria follia enrica alessi
   
C’ era una volta uno stilista per cui andavo letteralmente pazza. Era giovane, bello. Era una promessa della moda italiana. La fashion week di Milano era solo un pretesto per vederlo, per fare due chiacchiere con lui e portare a casa la cartella stampa su cui avrei lavorato giorno e notte per scrivere un pezzo meraviglioso, dedicato alla sua collezione. Nell’ottobre del 2014, io e Giaco eravamo a Parigi. Non succedeva spesso, ma era la seconda volta che si assentava dal lavoro per accompagnarmi alla sfilata di Chanel, regalandomi, allo stesso tempo, un weekend in una delle città più romantiche del mondo. Alloggiavamo in un albergo del centro vicino a Rue Cambon, la via simbolo di Coco, e Matteo aveva disegnato...
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8 Ott

Massimo il misericordioso

not for fashion victim
 
M i guardo attorno: c’è solo il frigorifero e non posso nascondermi dentro un frigorifero. Ma ammetto che l’idea di fingermi cadavere, avvolto in una coperta, mi alletta: tutta colpa di Fox Crime. E adesso? Non mi resta che sforzarmi di affinare l’udito per cercare di capire cosa stia succedendo nell’altra stanza — e tenermi pronta a qualsiasi evenienza. “Mamma...
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