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5 Feb

Crem’s Blog for Cosmopolitan

COPERTINA HAUTE COUTURE

Qualche giorno fa ho preparato questo articolo per COSMOPOLITAN, una recensione sulla settimana dell’alta moda di Parigi, speravo che il nostro stile piacesse ed è andata bene…il post è stato pubblicato lunedì e ho pensato che fosse carino condividerlo anche sul blog da cui è nato…spero piaccia anche a voi ;-)!  “Anche questa settimana della Haute Couture parigina si è conclusa, lasciandoci con l’idea che ogni epoca storica ha la sua versione di alta moda, in cui l’esigenza di esprimere semplicità ed eleganza limita al massimo ciò che è ostentato e superfluo. Una Haute Couture che sfila in punta di piedi, quasi non volesse fare troppo rumore, e che, spesso e volentieri, abbandona gli eccessi, per lasciare spazio alla comodità. Lo fa bene Chanel che porta in passerella un’atmosfera moderna, volutamente ricercata per trasmettere giovinezza e libertà dal sapore  urban-chic, sottolineata con accessori insoliti: gomitiere, ginocchiere, marsupi e sneakers, da abbinare rigorosamente anche agli abiti da sera. Lo segue Dior che si limita a proporre giochi di geometrie interrotte, un eccesso sì, ma di leggerezza misurata e di compostezza che reprime ogni tipo di emozione. Giorgio Armani, invece, si concentra sulla donna che ama viaggiare, alla scoperta di mondi sconosciuti, fondendo alla sua essenzialità minimale, la ricchezza dei ricami. Seta, organza, tessuto cravatteria, georgette, paillettes, vetro di Boemia, baguettes multicolor. Lunghi abiti da sera, giacche monopetto con maniche a Kimono, pantaloni ampi, gonne gipsy, turbanti annodati sul capo. Un Armani Privé che non rinuncia a capi speciali con grande identità stilistica, dedicati a un pubblico femminile che ama osare. C’è poi la colorata asimmetria, ricca di applicazioni, proposta da Giambattista Valli che dà una sua versione romantica del lusso con abiti che lasciano le gambe scoperte, realizzati con la sovrapposizione di tessuti preziosi. E se c’è ancora chi desidera regalarci momenti di magia e accompagnarli con una sorta di colonna sonora, non possiamo far altro che accoglierli a braccia aperte…che sia essa di natura classica, come la Traviata di Verdi che, insieme all’abito trasparente con stampa spartito dell’opera, apre la sfilata di Valentino, oppure di natura contemporanea, con accenni di futurismo, come suggerisce Atelier Versace con la sua collezione interamente dedicata alla femminilità provocante di Grace Jones. Silhouette affusolate, fluidi drappeggi, cristalli Swarovski, applicazioni artistiche, stole e mantelli voluminosi, testimoni di uno stile sontuoso a cui Donatella non vuole rinunciare e che si fonde perfettamente con quello della sua musa ispiratrice: Lady Gaga. Una settimana della moda che, più di ogni altra, osa con moderazione, emoziona senza provocare attacchi di cuore, a cui, almeno, è doveroso riconoscere di rimanere al passo coi tempi, proponendo una versione di lusso che rispecchia fedelmente i giorni nostri, in una sorta di “scordiamoci il passato e viviamo il presente!” ”

A few days ago I wrote this article for COSMOPOLITAN, a review on the Paris fashion week, I hoped they would have liked our style and that’s it…the post was published last Monday and I’ve thought it would have been nice to share it with you on the blog…I hope you’ll like it too ;-)! “This Paris Haute Couture week is now over, leaving us with the idea that every single era has its haute couture style, which limits everything that is flamboyant and superfluous to express elegance and minimalism. A Haute Couture modelling on tiptoes, as if it wouldn’t make too much noise and that often does without excess to make room to comfort. Chanel does it right with a modern and sought-after atmosphere on the catwalk, expressing a urban-chic idea of youth and freedom, marked by unexpected accessories: elbow and knees pads, pouches and sneakers to mix and match with elegant evening dresses. And then Dior offering interrupted geometrical patterns, perhaps an excess but an excess of balanced freshness and aplomb holding back emotions. Giorgio Armani focuses on a globe-trotter woman who loves to travel and discover new worlds, merging minimal elegance with delicate embroideries. Silk, organza, tie-style fabrics, georgette, sequins, Bohemian crystals, multi-colour baguettes. Long evening dresses, jackets with Kimono sleeves, wide trousers, gipsy skirts, turbans on the head. Armani Privé collection made up of special pieces with marked style character dedicated to women who want to dare. And then again the coloured and rich a-symmetry offered by Giambattista Valli who gives a romantic vision of luxury with dresses who let the legs show and overlapping different precious fabrics. And if there’s still someone who wants to give us moment of pure magic accompanied by a soundtrack…we can’t help but welcoming these moments….Giuseppe Verdi’s Traviata opens Valentino show with a transparent dress printed with the piano score of this music opera, or else the contemporary, almost futurist music of Atelier Versace with a collection entirely dedicated to Grace Jones’s provoking style. Tapering silhouettes, fluid draping, Swarovski crystals, artistic applications, wide stoles and mantles, the expression of the sumptuous style so typical of Donatella and perfectly merging with that of her muse: Lady Gaga.  A fashion week that dares with balance, thrills without causing an heart stroke, a fashion week in-keeping with today’s moods, faithfully mirroring the contemporary society, in a sort of “forget about the past and live for today!”