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14 Ago

Chi ha inventato il tablet…

enrica alessi scrittrice
I bambini non sono programmati per stare al ristorante: si annoiano, da sempre. E forse, ciò che più li affligge non è tanto il dovere stare composti a tavola, ma il non capacitarsi di come i grandi possano godere di un momento che li costringe a stare seduti, nella stessa posizione, per quasi due ore. I bambini si adeguano, seguono i genitori, ma non si divertono e vogliono qualcosa in cambio: il tablet. Il tablet viene sulla terra per intrattenere il bambino al ristorante. Chi lo ha inventato deve essere sicuramente figlio degli anni Ottanta: gli anni bui in cui al ristorante, non c’era neanche la televisione.Lo immagino: seduto a tavola, mentre supplica i genitori di potersi alzare,...
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10 Ago

Sicilia 1999 – Part 2

enrica alessi scrittrice
G iaco smise di giocare a calcetto per sempre. Da allora, non ha più toccato un pallone — solo palline da tennis. Minacciai di andarmene, di lasciarlo solo con gli zombi e lui mi supplicò di restare. Lo perdonai, in cambio di un po’ di shopping alla boutique del villaggio, ma l’esperienza si rivelò anche più deludente del sesso mancato del pomeriggio. Era chiaro che la vacanza non fosse iniziata nel migliore dei modi e decidemmo di ricominciare da capo, dal giorno seguente. Al sorgere del sole, la luce si infilò tra le persiane e mi svegliai. L’occhio sinistro giaceva sul cuscino senza riuscire a muoversi, ma il destro, spalancato e abbagliato dai raggi del sole, vide le...
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3 Ago

Sicilia 1988

enrica alessi storie di ordinaria follia
C orreva l’anno 1988, quando mio padre decise di caricare la famiglia in auto per una vacanza studio in Sicilia. Avremmo conosciuto la sua terra, i suoi parenti — tutti i suoi parenti: anche la zia Ciccetta — i dialetti e le bontà locali. Le ferie al sud non si possono fare senza i cugini e fu così che si aggregarono anche gli zii. La partenza era fissata per il tre di agosto, a mezzogiorno di fuoco. L’aria condizionata non esisteva e la mia proposta di partire con una borsa del ghiaccio sulla testa, non fu accettata. In compenso, mia madre aveva pensato al menu di viaggio, fornendo a mio fratello e a me, un sacchetto contenente tre panini...
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27 Lug

Per le mamme, la prova costume è quella meno impegnativa

enrica alessi scrittrice storie di ordinaria follia
L a grande prova estiva di ogni mamma del pianeta non è quella ‘costume’, è quella dei compiti estivi dei figli. Il periodo scolastico della mamma si è concluso molti anni fa, ma lo stesso incubo continua a perseguitarla. Pensava di aver detto addio alle divisioni con due cifre, a quelle con la virgola, ai complementi dell’analisi logica, ma invece no: lo spettro del passato è tornato a bussare alla sua porta. Niente è cambiato: la stessa copertina colorata, piena di bambini che giocano sotto il sole che ride. La beffa. Anche gli esercizi continuano a sembrare giochi innocenti per bambini, ma come allora, restano dei rompicapi, le cui domande sono mal poste e tendenziose. La mamma ha...
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6 Lug

La mamma viene sulla terra per ripetere le cose

Enrica Alessi Storie di Ordinaria Follia
Q uando una mamma sgrida i bambini e chiede loro se hanno capito, nove volte su dieci, dicono di sì, ma stanno mentendo. La mamma è metodica, poco pretenziosa, basica e le cose che ripete sono sempre le stesse: mettete in ordine, non litigate, lavatevi i denti, adesso è ora di dormire. E la più audace di tutte: ascoltatemi quando parlo. Fantascienza. La mamma è venuta sulla terra per tre ragioni: 1. Ripetere le cose 2. Ripetere le cose 3. Ripetere le cose A furia di ripetere, ha imparato che è meglio accertarsi che il bambino abbia capito e glielo chiede: “Amore, hai capito?” “Sì mamma.” Quel ‘sì’ non viaggia da solo, ma in compagnia di uno sguardo struggente, capace di mostrare un pentimento che manco Ponzio Pilato,...
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21 Giu

Il mio esame di maturità

Enrica Alessi Storie di ordinaria follia
N on ricordo tutto del mio esame di maturità, ma i fatti salienti, i più importanti, che segnarono la mia sorte, sono limpidi, cristallini. I presupposti lasciavano un po’ a desiderare, il mio prof di italiano mi detestava, e in classe, aveva preso l’abitudine di chiamarmi con un nome diverso, un nome, che a suo avviso, mi rappresentava di più: per lui ero Wanda Osiris. Non avevo i suoi capelli ossigenati, non indossavo i tacchi, le paillettes, le piume e le rose che la tramutarono in leggenda, ma rivedeva in me il suo spirito da palcoscenico, la sua leggerezza, la sua generosità, la sua spensieratezza. Credo fosse il suo modo carino di dirmi che avevo la testa tra le nuvole, e...
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15 Giu

Emma ha tre anni e la mamma sta per partorire…

Storie di ordinaria follia Enrica Alessi
E mma ha tre anni e la sua mamma sta per partorire — ma nessuno lo sospetta. Mancano ancora dodici giorni alla data presunta, e la nuova cameretta arriverà in meno di una settimana. Michele, il nostro elettricista, sta facendo alcuni lavoretti per ultimarla. Giaco gli indica dove intervenire, lui prende la mira con il trapano e io li seguo con l’aspirapolvere, per limitare i danni che solo due uomini messi insieme, nella stessa stanza, possono provocare. Se non fosse per queste piccole contrazioni a intermittenza regolare — ogni quindici minuti — sarebbe quasi uno spasso. Ma non credo che siano contrazioni da parto, sono già diventata mamma una volta: so come funziona. Queste sono piccole scosse di assestamento. E poi non ho...
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