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18 Mar

UN, DUE, TRE, A STAR FUORI TOCCA A TE!

Dior: un nome, una leggenda. La casa di moda francese fu fondata nel 1946 da Christian Dior, introducendo uno stile e un’idea femminile rivoluzionaria. Il primo stilista ad abbinare sistematicamente accessori: scarpe, borse, foulard e profumi all’abito stesso. Nel ’57 dopo la sua morte, a sostituirlo fu Yves Saint Laurent, il simbolo della creatività multiforme e dell’eleganza più raffinata. Colui che fatto tutto prima di tutti, il primo, negli anni Sessanta, a capire che l’alta moda poteva trarre ispirazione dalla strada, il primo a portare in passerella la cultura, con la sua grande passione per arte, teatro e letteratura. Lo successe Marc Bohan, famoso per la sua Slim Guardate, che rimase dal ’60 all’89 per poi essere sostituito da Gianfranco Ferrè: la qualità abbinata allo stile forte e trasversale. Lo scettro passò a John Galliano nel’96, nel cinquantesimo anniversario della Maison. Il ruolo di seduttore e l’amore per la figura femminile sono alla base delle sue creazioni, la sua originalità ha fatto di Dior, negli ultimi quindici anni, una delle case di moda più apprezzate al mondo, nella moda, nella cosmesi e nella gioielleria. Il 25 febbraio e stato arrestato, in stato di ebbrezza nel caffè del Marais a Parigi, per comportamento violento e insulti antisemiti, sarà poi un video testimone, comparso sul sito del quotidiano inglese “The Sun”, a far avviare la procedura di licenziamento del direttore artistico. La casa di moda non ha nemmeno considerato un periodo di sospensione, ritenendo la natura delle parole e del comportamento di Galliano assolutamente inammissibili e prendendo le distanze “da dichiarazioni che sono in totale contraddizione con i valori del marchio”. Ma l’allontanamento era già stato deciso da tempo, dal 2009 per l’esattezza, Chi lo sostituirà? Chi tra Riccardo Tisci, Alber Elbaz, Phoebe Philo? Certo è che l’amore è eterno finchè dura, fa pensare che gli affari si curino di cosa è morale e di cosa non lo è, fa pensare che si giudichi un uomo per un errore, fa pensare che la casa di moda non voglia aver nulla a che spartire con un antisemita, quando lo stesso fondatore Christian Dior, durante la guerra, disegnò gli abiti delle mogli degli ufficiali nazisti. Fa pensare…