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19 Giu

Mamme alla riscossa

Enrica Alessi Storie di ordinaria follia racconti
A volte non mi sembra vero che la scuola sia finita, che l’incubo di incastrare i loro impegni con i miei, come in una partita a Tetris, sia finito. E arriva l’estate: la parte più bella dell’anno, in cui posso stare con le mie bimbe, quasi tutti i giorni. Ma quella che può sembrare una situazione idilliaca per ogni mamma del pianeta, per loro ha risvolti drammatici. Il padre è Giaco, questo lo sanno anche i muri: i soli che mi ascoltano, quando faccio le mie raccomandazioni. “Tanto, sono le stesse cose che ci ripete ogni volta, se me ne frego stavolta, starò attenta alla prossima.” Ma la prossima non arriva mai. Un giorno, per soddisfare il mio sadismo latente, ho addirittura pensato...
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15 Giu

Emma ha tre anni e la mamma sta per partorire…

Storie di ordinaria follia Enrica Alessi
E mma ha tre anni e la sua mamma sta per partorire — ma nessuno lo sospetta. Mancano ancora dodici giorni alla data presunta, e la nuova cameretta arriverà in meno di una settimana. Michele, il nostro elettricista, sta facendo alcuni lavoretti per ultimarla. Giaco gli indica dove intervenire, lui prende la mira con il trapano e io li seguo con l’aspirapolvere, per limitare i danni che solo due uomini messi insieme, nella stessa stanza, possono provocare. Se non fosse per queste piccole contrazioni a intermittenza regolare — ogni quindici minuti — sarebbe quasi uno spasso. Ma non credo che siano contrazioni da parto, sono già diventata mamma una volta: so come funziona. Queste sono piccole scosse di assestamento. E poi non ho...
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18 Mag

Mamma, raccontami una storia…

C arola ha nove anni e vuole che la mamma le racconti una favola. “Amore, sei proprio sicura?” “Mamma: hai detto che fai la scrittrice.” Giusto. “Aiutami, dammi un tema.” le chiedo. “Un argomento?” “Sì: qualcosa che ti piace.” “Allora fammi ridere: raccontami di quando eri piccola.” In effetti, mi diverto anch’io a parlarne. Peccato che le avventure migliori siano tutte diseducative. So che è dura, ma devo dare il buon esempio. Penso all’innocenza, chiudo gli occhi un momento, e mi vedo in una stanza, seduta sul pavimento e ho due Barbie in mano. Ce l’ho. “Allora, sei pronta?” le chiedo, rimboccandole le coperte. “Vai.” dice tirando fuori la testa come una tartaruga. “C’era una volta una bambina che amava giocare a Barbie. Le amava così tanto da chiedersi come avrebbe...
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11 Mag

La paura

Enrica Alessi scrittrice crem's blog
 
L a paura ha il potere di creare situazioni al limite della realtà, calcola che quello che mette insieme la paura, neanche Steven Spielberg. E quando sei in casa da solo e il cane abbaia, nella tua testa può succedere qualsiasi cosa. Cominci a vedere Ghostface di Scream dappertutto, suona il telefono e pensi a The Ring, e se hai sete, ma per raggiungere la cucina devi scendere le scale, non bevi: la scena de L’Esorcista in cui Regan le fa capovolta, non l’hai mai dimenticata. Il cane smette di abbaiare, ti tranquillizzi. Decidi di sederti in balcone, di accenderti una sigaretta e di guardare il cielo stellato. Ti fai coraggio: come si fa con i bambini. Dai, non avere paura. Guarda che è tutto...
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20 Apr

Eravamo quattro amiche al bar Part 2

enrica alessi scrittrice crem's blog
L a Claudia non ha nessuna idea sulla destinazione da raggiungere — e francamente, la invidio. Io vorrei non saperlo che sto per prendere un aereo: il solo pensiero mi terrorizza. Non amo volare e da quando sono mamma, la situazione è peggiorata: ho delle vere crisi di panico. La Tilla, che ha organizzato il viaggio, credo non abbia tenuto conto della cosa, — o avrebbe scelto una località raggiungibile via terra — ma è un addio al nubilato, e io non posso perderlo. Per non sbagliare, ho salutato la mia famiglia come se fosse l’ultima volta, non si sa mai. Ma non ho smesso di pensare ‘positivo’, mi sono pure vestita di verde. Verde speranza: ‘io speriamo che me la...
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13 Apr

Eravamo quattro amiche al bar

Enrica Alessi scrittrice crem's blog
E ravamo quattro amiche al bar che volevano cambiare il mondo. Poi siamo cresciute, e anche se ci siamo limitate a cambiare la fetta di mondo che ci interessava, siamo ancora quattro e siamo ancora amiche: io, la Claudia, la Stephi e la Tilla. Io e la Stephi — con il ph della Philadelphia — eravamo in classe insieme alle superiori, ed è stata lei a presentarmi le altre due. Bazzicavamo nella stessa palestra in cui andavano tutti: il Master, quella in cui lo spinning era ‘la parabola della vita’, quello in cui lo spinning lo insegnavano due fichi da paura: Emilio e Andrea. Io ho sempre tifato per il primo: alto, moro, bello, abbronzato, con quell’aria da narcotrafficante che gli dava...
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