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8 Giu

BELLE, VERO?!?

Se butti un’esca in mare qualche pesce abboccherà, se Vogue mette in copertina tre donne giunoniche, molto diverse da ciò che siamo abituati a vedere sulle riviste, e aggiungi un articolo retorico contro l’anoressia, il gioco è fatto! Vogue ancora una volta ha fatto centro. Gli stilisti più importanti sono considerati tali perché sono riusciti a trovare un dettaglio, una peculiarità, un segno di riconoscimento, che permettesse loro di distinguersi dagli altri, che li identificasse, ma tutti quanti, emergenti e maestri, scelgono di fare sfilare figure longilinee. Pensate ai pacchi che stanno sotto l’albero di Natale, hanno forme geometriche, fiocchi voluminosi, sono perfetti, sono indiscutibilmente belli, ma cosa c’è dentro? La sorpresa al loro interno ci piacerà? In passerella è la modella il pacco regalo, perfetta, indiscutibilmente bella e indossa la sorpresa. Ciò che importa, piaccia o meno, nella moda è ciò che sfila, non chi sfila. Scegliere di usare figure femminili sottili è una soluzione comoda, tutti si aspettano quel tipo di fisicità, proporre donne più morbide in una fashion week, significherebbe aggiungere distrazioni e togliere concentrazione su cosa si vende. Che questa industria multimiliardaria non giri attorno alla bellezza interiore, non è una novità, ma neppure attorno alla bellezza vera, il fine dell’industria della moda è vendere abiti e accessori, mostrandoli nel miglior modo possibile. Se la taglia XL non rispetta lo standard del pret-a-porter, poco importa, vestiamola appena con lingerie di classe e calze a rete e, anche in questo caso, vendiamo ciò che indossa, sensualità allo stato puro! Le curve sono sexy no?!? Non si discute! Mi chiedo, però, se le avessero vestite e accessoriate, il risulato sarebbe stato lo stesso? Non credo…nel mondo della moda c’è giusto lo spazio di un servizio per chi è piacevolmente formosa, ma il cinema penso possa offrire migliori possibilità… il mio esempio preferito? Edna di Hairspray, lei si che è una bella vera…o quasi…