Q
uando una persona non sta bene, nove volte su dieci, dà la colpa dello stress.
Ma non in autunno. In autunno, la colpa è del cambiamento di stagione.
Ogni male è a esso riconducibile.
Se volessi descrivere con una scena come vivo il passaggio emotivo che mi traghetta dall’estate all’autunno, basterebbe un fermo immagine sulla mia faccia avvilita e in sottofondo “Candle in the wind”.
Mi sento così: una candela che si spegne, una lucciola che perde la coda. In altre parole, una chiavica.
L’abbronzatura è sparita e — a causa del forte calo delle temperature che ha indotto il mio corpo a esigere di più di quanto gli spettasse — la voglia di biscotti è aumentata. Si è impossessata di me:...