I
o e lo sport non siamo sempre andati d’accordo, il nostro rapporto è stato spesso travagliato e io che ho sempre creduto di essere una donna tutta d’un pezzo, mi sono piegata alla sua volontà.
Ma partiamo dall’inizio, dall’attività fisica che mi imponeva la scuola: anche le due ore di scienze motorie settimanali erano un sacrificio troppo grande.
Si cominciava sempre con una corsa, poi il salto a ostacoli, il salto in alto, la partita di pallavolo.
La corsa mi sfiancava, gli ostacoli li centravo tutti, il salto in alto era umiliante e quando si facevano le squadre di pallavolo, ero sempre l’ultima a essere scelta. Non è che fosse incoraggiante, ma la prof decise di non tener conto del...