S
ono davanti allo specchio.
Indosso un grembiulino nero con il colletto bianco, da cui scivola un nastro rosa abilmente infiocchettato dalla mamma: è così preciso da ricordarmi il papillon.
I miei occhi si riflettono nello specchio, ma smettono di concentrarsi sulla figura che ho appena descritto e finiscono dritti sulla cartella, che mi aspetta ai piedi del letto.
È bellissima, stampata e colorata. La chiusura è a scatto, le spalline sono imbottite: è il massimo del comfort, ma lei non basterà a farmi passare la paura del primo giorno di scuola.
Il mio sguardo si sposta sulle scarpe bianche e rosa: una via di fuga. Se proprio dovesse mettersi male, con queste posso sempre scappare. E con quel pensiero confortante, metto...