C
assandra è di fronte a me. Faccio due passi avanti, per allontanarmi dal capo d’accusa.
La saluto con un sorriso di ghiaccio, mentre immagino dove ho lasciato il cappotto: sul banco, tra le mani di Amelia.
Mi giro di scatto per controllare, e lui è sparito.
Forse, ho ancora una speranza.
Ripristino il sorriso con cui è abituata a vedermi e mi fa una domanda:
“Che ci fai qui?”
È sorpresa, per forza, i miei vestiti non passano mai dalla lavanderia, ma quelli di mia madre sì.
“Ho portato il cappotto di Cervino di mia madre...