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9 Ago

La moda è un gioco…di parole!

ANNA PIAGGI

Quando mandai il mio primo articolo al mio fashion editor mi disse: “Molto Anna Piaggi!” Poteva farmi un complimento migliore?!? Se n’è andata nel sonno all’età di 81 anni, lasciando un triste vuoto nel suo mondo…quello della moda. E se la moda è un gioco, il suo era sicuramente il puzzle, in cui sapeva rovesciare su un tavolo “pezzi” diversi, apparentemente non abbinabili, e costruirne un immagine di spettacolo…la sua…così teatrale, attentamente studiata, in cui nulla era lasciato al caso. Lei era sinonimo di mix and match, lei possedeva la formula magica e segreta per combinare fantasia, estro e tanta cultura. Le sue apparizioni non erano solo partecipazioni a sfilate e eventi importanti, ma vere e proprie fashion performances che lasciavano tutti senza parole… Anna, al contrario, sapeva cosa farne di quelle parole non dette, le usava per scrivere e riempire pagine e “Doppie Pagine” con un ermetismo brillante, La matematica, a differenza della moda, non è un opinione, ma lei ha trovato il modo per trasformare ciò che è assolutamente arbitrario in una scienza esatta… la sua Fashion Algebra. I suoi capelli grigi striati di azzurro, il suo ciuffo ad onda più sulle 13 che sulle 23, la sua abbondante dose di phard sulle guance e i suoi cappellini eccentrici by Stephen Jones, indossati con grande nonchalance, non hanno lasciato immune nemmeno Karl Lagerfeld, che la proclamò sua musa dedicandole il volume Anna-cronique; lui la ritraeva per le strade di Roma e forse sarà così che amerà ricordarla, io, invece, la ricorderò per la risposta data a chi le faceva domande sul suo aspetto non conventional: “Questo è il mio modo di essere e ne sono perfettamente felice!”

The day I sent my first post to my fashion editor, he said to me: “Anna Piaggi’s style!” Could he pay me a better compliment?!? She died in her sleep at 81, leaving a sad void in her world…that of fashion. And if fashion is a game, hers was a jigsaw, She was able to put together different, apparently non-matching “pieces” and to create a show….her image…so spectacular, carefully studied to the tiniest detail, leaving nothing to chance. She was synonym with mix and match, she knew the magic and secret formula to combine flair, creativity and culture. Her apparitions weren’t just a turnout at runways and important events but a real fashion performance that left everyone speechless… she, on the contrary, perfectly knew what to do with those unsaid words, she used them to write with brilliant hermetism filling pages and “Double-page spreads”. Unlike fashion, maths is not a matter of opinion, but she found a way to change something that is arbitrary into exact and precise science… her Fashion Algebra. Her grey hair with blue stripes, her wavy flock pointing ahead, her excess blush on her cheeks and her eccentric hats by Stephen Jones, worn with nonchalance that were also noticed by Karl Lagerfeld, who made her his muse in the book Anna-cronique; he portrayed her in the streets of Rome and probably he will remember her in this way, I will remember her for the answer she used to give when asked about her unconventional style: “This is me and my way of being and I am perfectly happy with it!”

ANNA PIAGGI  DOPPIE PAGINE

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ANNA PIAGGI KARL LAGERFELD