To top
23 Nov

I segreti della mente — e non è il film con Aaron Johnson

storie di ordinaria follia enrica alessi
   
S e c’è una cosa che ho imparato nei miei primi quarant’anni, è che fare tesoro delle proprie esperienze, belle e brutte, è una grande opportunità. Chi lo avrebbe detto che subito dopo la nascita di Emma, quando passavo gran parte del mio tempo sul divano, davanti alla TV ad allattare, avrei avuto un’illuminazione involontaria? Succede che in quel periodo, su Canale 5, a intervalli regolari di circa quattro secondi e mezzo, passa la pubblicità di una mini serie televisiva intitolata “Sposerò un calciatore”. Ma quell’insistenza mediatica più che incuriosirmi, provoca l’effetto contrario, esasperandomi a tal punto da detestare la moglie del calciatore, senza aver visto una sola puntata. Per qualche strana ragione, quella reminiscenza, rimasta intrappolata nella memoria, torna...
Continue reading
14 Nov

Via col Vento – e non è il film con Vivien Leigh

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
A lla parola trasloco, le donne impallidiscono. Non è un caso che questa fobia sfiori solo di striscio il genere maschile — il cui trasloco assomiglia a quello dei film americani: uno scatolone, due al massimo ed è tutto finito — le donne, invece, sono per natura delle accumulatrici seriali e compulsive e disfarsi del loro ‘corredo’ è sempre un dramma. Ciò che pensavo non mi avrebbe mai riguardato da vicino, mi ha colpito in pieno: ho lasciato Chiozza, la mia Tara, mi sono trasferita. Ma siccome sono sopravvissuta, la necessità di raccontare mi impone di condividere la mia esperienza personale. Se gli amici si vedessero nel momento del bisogno, non esisterebbero le ditte di traslochi. La mia si chiama Varini:...
Continue reading
12 Ott

Dio li fa poi li accoppia…e non è il film con Johnny Dorelli

storie di ordinaria follia enrica alessi
   
C’ era una volta uno stilista per cui andavo letteralmente pazza. Era giovane, bello. Era una promessa della moda italiana. La fashion week di Milano era solo un pretesto per vederlo, per fare due chiacchiere con lui e portare a casa la cartella stampa su cui avrei lavorato giorno e notte per scrivere un pezzo meraviglioso, dedicato alla sua collezione. Nell’ottobre del 2014, io e Giaco eravamo a Parigi. Non succedeva spesso, ma era la seconda volta che si assentava dal lavoro per accompagnarmi alla sfilata di Chanel, regalandomi, allo stesso tempo, un weekend in una delle città più romantiche del mondo. Alloggiavamo in un albergo del centro vicino a Rue Cambon, la via simbolo di Coco, e Matteo aveva disegnato...
Continue reading
5 Ott

L’amore infedele…e non è il film con Richard Gere

  
C osa si sa dell’amore a diciassette anni? Quello che ci basta sapere. Niente di più. E quando quell’amore è frutto di una relazione a distanza, il sentimento si fa ancora più vissuto e sofferto. Il mio si chiamava Ettore e viveva a Cesenatico. Alto, moro, occhi scuri. I suoi amici lo chiamavano Pippen perché assomigliava al giocatore di NBA. I genitori e la sorella si erano trasferiti a Bruxelles per seguire gli impegni di lavoro del padre, lui aveva deciso di rimanere in Italia con i nonni. Ci vedevamo a weekend alterni, spostandoci con il treno, ma tra lui e me, non c’erano solo 160 chilometri di distanza, c’erano pure 40 centimetri di differenza di altezza: era un distacco notevole e non...
Continue reading
28 Set

50 Special…e non è la canzone dei ‪Lùnapop‬

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
N egli anni Novanta, quando ero una teenager robusta — con un guardaroba discutibile — e il mono ciglio, c’erano tre cose che avrebbero tirato su di morale la mia autostima: lo zaino di Mandarina Duck, le Superga e la Vespa. Avevo i primi due, guadagnati dopo aver preso i miei per sfinimento, ma la terza, quella sarebbe stata durissima. La Vespa che desideravo — rigorosamente bianca — era a tutti gli effetti un veicolo destinato a marciare su strada, un luogo pericoloso dove la gente distratta provoca incidenti. “Non te la compro.” “Ma papà, io sono responsabile. Starò attenta, te lo prometto.” “Ho detto di no.” “Ti prego! Anche Paola ce l’ha.” “Si vede che suo padre si fida...
Continue reading
29 Giu

Bonnie e Clyde all’Italiana — e non è il film con Paolo Villaggio e Ornella Muti

enrica alessi storie di ordinaria follia
         
C hi mi segue su Instagram, conosce già la saga di Erri ti presento Erri. Premetto che, da ora in poi, porterò le stories di questa nuova avventura anche su Facebook, ma in pratica, il mio amico Enrico — che è anche amico di Giaco — è stato costretto dalla sottoscritta a impegnarsi concretamente nella promozione del romanzo. Come sono riuscita a incastrarlo? Ci fu il tempo della fashion blogger, e seppure allora mi definissi una scrittrice incompresa intrappolata in un fashion blog, forse ero più una scrittrice di un fashion blog incompreso. Ma di fatto, in tutto questo web, Enrico era riuscito a scovarmi. Erri è il proprietario di shoeslandia: tutta Carpi e Cavezzo sono invase dai suoi negozi di scarpe....
Continue reading
13 Giu

One day… e non è il film con Anne Hathaway

enrica alessi storie di ordinaria follia
Q uante scene di film ho citato in questi mesi di romanzi a puntate? E nelle mie storie di ordinaria follia? Forse ho perso il conto, ma quando desidero portare il lettore in una situazione ben precisa, affinché possa viverla, il riferimento cinematografico è un escamotage immediato. Non credo di avere un film preferito, e nemmeno una scena preferita, ma se qualcuno mi chiedesse di sceglierne una, capace riassumere la ragione che mi ha spinto a non rinunciare al mio sogno, sicuramente saprei sceglierla. One day. Chi non lo ha visto, provveda. Chi lo ha visto e non ha pianto, si faccia vedere da un cardiologo: probabilmente il cuore non funziona. Ma la scena che piace a me fa ridere, oggi...
Continue reading