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10 Ott

La Femme della femme fatale

crem's blog enrica alessi scrittrice

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C

i sono femme fatale e femme fatale. Ci sono quelle che ci nascono, e quelle che provano a diventarlo. E quelle che ci riescono non sanno eguagliare quelle che lo sono dal principio. Io faccio scintille solo se mi tolgo alla svelta la vestaglia di pile. Non sarò mai una di loro, non avrò mai quella sensualità innata, l’attitude prorompente, l’aspetto stuzzicante, la linea perfetta e quel profumo peccaminoso. Un fascino indescrivibile che neanche Sharon Stone in Basic Instinct mentre accavalla le gambe. Nessuno sa resistere.
Rossa, calda, abbondante: lei trasuda desiderio. Non le serve un piatto d’argento, sa essere invitante anche dentro una scatola di cartone, e non ci vuole un genio per capire che Cocciante aveva ragione: perché Margherita è buona, perché Margherita è bella. Puoi provare un surrogato, ma il piacere non sarà mai lo stesso. La femme della femme fatale è una sola: la pizza margherita. Fissa la domenica sera. Sul divano davanti alla TV. La sensazione che produce il calore della scatola sulle gambe assomiglia alle fusa del gatto. La gioia degli occhi e quella del cuore, l’orgasmo del palato. Il nirvana di Pitagora: un cerchio tagliato in triangoli, all’interno di un quadrato. Perfetta.
E vogliamo parlare della morte sua? La Coca Cola?!? La prossima volta…

Illustrazione: Valeria Terranova