To top
11 Feb

Ciao Mamma

     
D ifetti? Innumerevoli. Pregi? Abbastanza, ma senza dubbio, uno dei più distintivi è la mia capacità di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Ho appena salutato Paolo, sto tornando a casa, ma il lato positivo è che sfrutterò parte del viaggio per raccontare a Michele il mio capodanno. Per messaggio ci siamo solo scambiati gli auguri, ma come potrebbe immaginarsi tutto il resto? Sono quasi le undici, lo chiamo. Tre squilli, la sua voce, il mio sorriso. “Amore buongiorno e buon anno!” “Ciao amore.” dice un po’ assonato. “Ti ho svegliato?” “No. Sono a letto con il virus intestinale.” D’istinto, mi allontano dal vivavoce, quasi potessi essere contagiata per trasmissione radio. “Mi sembra inutile chiederti come stai...
Continue reading
25 Mar

Niente è come sembra

enrica alessi l'amore ai tempi supplementari
     
D ifetti? Innumerevoli. Pregi? Abbastanza, ma senza dubbio, uno dei più distintivi è la mia capacità di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Ho appena salutato Paolo, sto tornando a casa, ma il lato positivo è che sfrutterò parte del viaggio per raccontare a Michele il mio capodanno. Per messaggio ci siamo solo scambiati gli auguri, ma come potrebbe immaginarsi tutto il resto? Sono quasi le undici, lo chiamo. Tre squilli, la sua voce, il mio sorriso. “Amore buongiorno e buon anno!” “Ciao amore.” dice un po’ assonato. “Ti ho svegliato?” “No. Sono a letto con il virus intestinale.” D’istinto, mi allontano dal viva voce, quasi potessi essere contagiata per trasmissione radio. “Mi sembra inutile chiederti come stai...
Continue reading
19 Mar

Mi basta il tempo di morire

enrica alessi romanzo a puntate
               
E dopo una notte di sesso tantrico sfrenato, carezze e parole dolci sussurrate all’orecchio, i miei occhi si aprono e guardano il soffitto. Quasi fosse l’intonaco a darmi la conferma che non è stato solo un sogno. È tutto vero. Allungo lentamente la mano verso Paolo — all’altezza delle sue mutande, per essere esatti — e le dita sfiorano l’elastico che avvolge un basso ventre scolpito e un fondoschiena duro come il marmo. Arrossisco, ritraggo la mano: credo sia la pudicizia del mattino. Lui dorme ancora, mi volto, controllando i movimenti per non svegliarlo, e lo guardo come farebbe una teenager: mi eccita sapere che è solo mio. Ma starlo a fissare per più di sette minuti e mezzo fa un...
Continue reading
11 Mar

Fuochi d’artificio

l'amore ai tempi supplementari enrica alessi
       
N on mi sono ricoperta di paillettes per svenire e cadere rovinosamente sul pavimento di un ristorante di Forte dei Marmi: il mio amor proprio me lo impedisce. Fingo di ignorare quell’immagine che mi sbriciola il cuore, ma non so come reagire. È come immaginavo: non l’ho avvertito e ha lasciato l’appartamento in disordine. E adesso? Che dovrei fare? Raggiungerlo, insultarlo, rendermi ridicola davanti a tutti? Non mi ci vedo. Credo sia più opportuno concedermi qualche secondo per fotografare mentalmente quei due corpi che si stringono, guardandosi con aria complice e divertita: a questo penserò quando quel verme mi mancherà. Un altro tradimento, un altra sconfitta. Le Lego Friends non finiscono mai. Mi domando chi possa essere, ma forse non è così importante: vorrei solo...
Continue reading
4 Mar

Capodanno a sorpresa

l'amore ai tempi supplementari enrica alessi
 
S ofocle diceva che la gioia più grande è quella che non era attesa. Ma siamo davvero sicuri? Sono reduce dall’improvvisata di Andrea che dovrebbe scoraggiarmi dal compiere gesti tanto arditi, ma io non ho nulla da farmi perdonare: è solo una foto. Certo, la didascalia “amo la mia famiglia” potrebbe essere intesa in senso letterale, potrebbe creare qualche equivoco, ma dopo che avrò avuto modo di spiegargli cosa è accaduto, sono certa che capirà. Aggiungo che sarebbe meglio guardarlo negli occhi per chiarirgli ogni possibile dubbio, le parole — specie se al telefono — potrebbero non essere sufficienti: ecco perché voglio fargli una sorpresa, solo per questo. E più cerco di convincermene, più realizzo che sto scansando una verità che fatico...
Continue reading
25 Feb

Trattato di pace

enrica alessi l'amore ai tempi supplementari
     
H   o chiuso la valigia. Mi aspetta ai piedi del letto in cui Sofia sta dormendo, Olivia, invece, continua ad arrampicarsi sui pantaloni del mio pigiama per attirare attenzione. Sembra eccitata e più la guardo, più fatico a comprenderne la ragione: non può essere il nuovo look a entusiasmarla tanto. Forse sta solo cercando di dirmi che anche lei non vede l’ora di andarsene da qui. Mi volto verso lo specchio, mi guardo: vedo una donna diversa. Per l’ennesima volta ripenso alla conversazione a cui ho assistito, alla verità che ho scoperto e trovo assurdo che non sia la delusione il sentimento prevalente, ma una sorta di liberazione. In fondo, cosa mi aspettavo? Un finale alla ‘e vissero tutti felici e contenti’? Davide...
Continue reading
11 Feb

La porta comunicante

l'amore ai tempi supplementari enrica alessi
         
T   ra tutte le cose a cui poter pensare, la prima a mettere in moto le rotelle del mio cervello è la sua mise discutibile. Maglione oversize di un marrone indefinito — simile a quello dei suoi capelli —cinturina in vinile rosso tendente al bordeaux, pantalone in velluto a costine verde bosco, stivaletto nero con zeppa e berretto di lana rosso. In pratica, è un elfo di Babbo Natale in versione Lego Friends: deprimente. Questa ha tutta l’aria di essere un’improvvisata e dall’espressione di Davide non la definirei piacevole. Continua a guardarla in modo strano e non credo sia solo a causa dei vestiti. A distrarmi dalle prime considerazioni, è il tintinnio prodotto dalle chiavi che il concierge ha appena adagiato...
Continue reading